Una donna e il suo agriturismo biologico in Toscana: I Moricci sono il sogno realizzato di Maria Angela, che ha lasciato la città che opprime per prendere in mano l’azienda di famiglia e farne un ritiro di pace immerso nel verde della campagna toscana.

Un casolare del 1846 svettante su una dolce collina di Toscana: I Moricci sono un agriturismo in provincia di Pisa, vicinissimo a piccoli e deliziosi paesini dove non si trovano negozi di souvenir ma piuttosto botteghe e artigiani, immerso in una valle (quella di Valdera) ancora poco conosciuta che per questo ha mantenuto il suo aspetto selvaggio. Il podere trasmette con la sua solidità una sensazione di pace e di saggezza che sapienti restauri hanno mantenuto nel tempo, per  assicurare agli ospiti un appartato tempo ristoratore.

Agriturismo biologico in Toscana: la storia di Maria Angela e la sua famiglia

Maria Angela, presentati: qual è la tua storia? 

Anche se so che questo non è ciò che ci si aspetta da chi fa il mio lavoro, avere un agriturismo, ma soprattutto un’azienda agricola non era tra i miei progetti. Ho studiato per lavorare come orafo. Il mio sogno era essere quel qualcuno che non è troppo artigiano ma nemmeno troppo artista.

Poi mi sono innamorata di questa casa, di proprietà della famiglia di mio marito, nobile famiglia pisana: ho sempre avuto la sensazione che avesse un’anima, una sua personalità, forte e solida.  Nel 1997 telefonarono dal paese per avvertirci che una parte del tetto era crollata. Bisognava prendere una decisione.
Mantenere una casa così per una famiglia “normale” è impossibile e l’unica maniera era far si che si mantenesse da sola: ecco che decidemmo di farne un agriturismo. Per amore di questa casa dissi che me ne sarei occupata io, probabilmente con grande incoscienza. Così oggi sono come non avrei mai immaginato di essere e faccio qualcosa che non avrei mai immaginato di fare. Ma sono felice!

Questa esperienza di cambiamento di vita mi ha insegnato che l’uomo, che pensa di poter controllare e programmare ogni cosa, in realtà è piccolissimo, anche di fronte alla più banale manifestazione della natura.

Cosa rende speciale e unica la tua struttura? Cosa trovano qui gli ospiti che non li faranno dimenticare de I Moricci ?

Vorrei che questo fosse un posto nel quale una persona semplicemente rallenta. Mi piace l’idea che ci si possa sentire come a casa propria, a proprio agio. Per questo cerco di essere presente senza essere entrante. Sono sempre disponibile a parlare con i miei ospiti e a raccontare loro della casa o dell’olio o dei dintorni ma cerco di capire quando è il momento in cui vogliono farlo.

I quattro appartamenti a disposizione degli ospiti, di diversa grandezza e con diverse caratteristiche, sono abbastanza semplici negli arredi e costellati di tracce di quella passata vita contadina che la casa ha: vecchie foto, attrezzi agricoli, mobili antichi. È importante per me che questo luogo si percepisca come vero, schietto non artefatto e finto.

I Moricci sono anche (e soprattutto) un’azienda agricola biologica. Quando ho iniziato sapevo ben poco di agricoltura e il concetto di biologico non era così conosciuto come adesso. La mia scelta è stata spinta dal desiderio di fare qualcosa di buono per il futuro delle mie figlie: questo è stato il punto di partenza e lo stimolo per imparare a fare agricoltura in una maniera che vent’anni fa era abbastanza nuova e che ho imparato a gestire anno dopo anno, difficoltà dopo difficoltà.
La mia grande passione è l’olio extravergine di oliva. Ho fatto un corso per imparare ad assaggiarlo in cui ho incontrato un insegnante che mi ha trasmesso una così forte passione verso questo prodotto da farmi diventare assaggiatore ufficiale e consumatore ma soprattutto produttore molto esigente. Oggi mi piace raccontare ai miei ospiti la storia del nostro olio, come si produce, per far capire che dietro a questo prodotto c’è prima di tutto tanto amore per questa terra.

Dove si trova il tuo agriturismo biologico?

L’agriturismo I Moricci si trova in Valdera, una valle della Toscana rimasta ‘un po’ selvaggia’ rispetto alla maggior parte della campagna toscana.
Negli anni ’60 la maggior parte degli abitanti della valle lasciarono il lavoro nei campi per andare a lavorare come operai alla Piaggio; quando poi negli anni ‘80 le persone sono state costrette a ritornare nella loro terra per cercare un lavoro, hanno finalmente scoperto la bellezza della valle, forse un po’ in ritardo. Ecco perchè la zona è ancora molto poco turistica, a me piace definirla “vergine” anche se negli ultimi anni, soprattutto grazie al traino di Lajatico, paese natale di Andrea Bocelli, un po’ le cose stanno cambiando.
È una Toscana vera, dove il turista che cammina tra le strade dei piccoli paesi viene guardato con curiosità quasi fosse uno straniero (!); dove non si trovano negozi di souvenir, ma piccole botteghe di alimentari e bar, quelli frequentati dagli abitanti del posto.

Cosa possono fare gli ospiti che vengono a trovarti?

Il bello di una vacanza in agriturismo dovrebbe essere soprattutto la riscoperta dei colori, degli odori, l’osservazione della natura, anche il contatto con l’agricoltura. Mentre scrivo mi viene in mente una mia ospite, la mia ospite più “vecchia”, Karin, viene qui ogni anno dal 2002. Mentre scrivo me la vedo passare con passo lento, un libro in mano e il pacchetto delle sigarette che fuma solo quando è in vacanza, la cesta della biancheria che è andata a ritirare. Sta qui un paio di settimane l’anno, spesso senza l’auto, si ricarica.

Volendo è possibile andare a cavallo, partecipare alla ricerca dei tartufi, fare corsi di cucina toscana, visitare cantine o caseifici e in azienda fare un breve corso sull’olio extravergine di oliva, il nostro prodotto più importante.

Certo, vicino a I Moricci si trovano le più importanti città d’arte della Toscana come Firenze, Pisa, Lucca e Siena, tutte raggiungibili in un’oretta, ma il mio consiglio è quello soprattutto godersi la bellezza di queste colline, i piccoli gioielli d’arte che come in tutta l’Italia si trovano anche nei luoghi ‘minori’, la semplicità di questi paesini, la gente, curiosa ma amichevole, il cibo.

Cosa comprende per te il concetto di sostenibilità, anche legata al viaggio? Cosa fai per l’ambiente?

Sostenibilità è una parola un po’ abusata negli ultimi tempi. Un po’ come la parola qualità. Se ne parla tanto e a volte si finisce per svuotarle di significato anzi peggio di sostanza. Un viaggio sostenibile è un viaggio a misura di chi lo fa. Per qualcuno significa non perdersi un museo, mentre per altri è sedersi su una panchina e abbandonarsi a ciò che circonda.

Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, per me è primario fare agricoltura biologica e farla seriamente, cercare di rispettare il contesto in cui la mia azienda si trova, dal punto di vista della salubrità e della migliore gestione delle risorse, compatibilmente con l’economia dell’azienda e anche del paesaggio e della storia che mi circonda. Purtroppo non è stato possibile mettere un impianto fotovoltaico perché il comune di Peccioli non autorizza la posa dei pannelli sui tetti e l’alternativa ragionevole era possibile tagliando qualche cipresso…ho scelto di non farlo.
Recuperiamo l’acqua piovana, abbiamo messo riduttori di flusso per l’acqua, lampade a basso consumo, facciamo la raccolta differenziata…tutte piccole cose, ma che unite a quelle di tutti noi, possono fare la differenza.

Maggiori informazioni sull’agriturismo biologico I Moricci

Romeo, Gatto e Moka vi aspettano insieme a Maria Angela in Valdera, una zona ancora poco conosciuta della Toscana e proprio per questo da esplorare attraverso rilassanti passeggiate in campagna o nel bosco. Tutte le informazioni sul podere I Moricci le trovate su www.imoricci.it.