Meglio approfittare delle ultime belle giornate d’autunno, quando l’aria è già frizzantina, ma ancora il sole riesce a scaldarti le guance e la luce ha colori dorati. Allora via, una bella passeggiata sui Colli Euganei seguendo il sentiero del Monte Madonna è quello che ci vuole per ritemprare corpo e spirito. E già che ci siamo, riempire anche lo zaino di castagne!
Il sentiero è il n. 17 e parte dalla piazza di Rovolon a Teolo, dove si può lasciare l’auto. La strada asfaltata che conduce all’inizio vero e proprio del sentiero è già una sorpresa: un letto di castagne! Lo so, sono appena partita e non ha senso aggiungere peso allo zaino che già ho sulle spalle…ma chi resiste?! Non so voi, ma io non ero mai andata a raccogliere le castagne direttamente nel bosco! (basta poco per farmi felice…!)
Bene, ora che ho lo zaino che pesa due chili in più, si parte! Il sentiero per il primo tratto è abbastanza in salita, ma il fondo è piuttosto regolare e quindi si può camminare guardandosi attorno, ai fitti castagni, alle macchie di robinia e poi pian piano, al pungitopo, al corbezzolo.
Ad un certo punto la pista finisce: si prende sulla sinistra un sentiero che inizia rapidamente a salire che riporta ad un altro incrocio. Da qui vi suggerisco di scendere a destra (ci sono comunque i cartelli che la indicano) per visitare la deliziosa chiesetta di S. Antonio Abate. Si tratta di una costruzione del 1.300, costruita ui resti di un antico monastero. È davvero suggestiva: complice il silenzio del bosco e la sua posizione un po’ nacosta, ma qui il tempo sembra essersi fermato. A fianco c’è una piccola grotta naturale diventata meta di pellegrinaggi perchè si racconta che qui vi abitò Santa Felicita, che avrebbe rinunciato ad agi e ricchezze per vivere in questo luogo da eremita. In fondo alla grotta, si sente piano un gocciolare d’acqua: in effetti qui si trova una delle sorgenti d’acqua più elevate dei Colli Euganei.
Ho approfittato per riposarmi un po’ e godermi la magia di questo angolo. Ritornata sul sentiero, continuo a salire fino ad un largo spiazzo, punto da cui decollano i deltaplani. La vista è magnifica! Lo sguardo arriva ad abbracciare i Colli Euganei, le Prealpi Vicentine e i Monti Lessini.
Lasciata la vecchia strada, il sentiero continua a salire lungo l’antica via che gli abitanti di Teolo percorrevano per raggiungere il Santuario della Madonna del Monte: si arriva a 523 mt di altezza e si è abbracciati dall’atmosfera di pace che avvolge questo Santuario.
Antica meta di pellegrini quale luogo di ritiro spirituale in cui dedicarsi alla ricerca dell’Assoluto e della preghiera, è stato eretto probabilmente già nel XIII secolo. Il complesso monastico è costituito da una chiesetta di struttura molto semplice che conserva una statua trecentesca della Vergine e da un piccolo monastero benedettino dipendente dall’Abbazia di Praglia.
Ricaricata di spiritualità, riparto per iniziare finalmente la discesa. Qui il fondo cambia e diventa tutto di sassi: bisogna procedere con attenzione, perchè foglie, muschio e umidità creano un mix perfetto per le scivolate (non vi dirò che sono caduta…!).
In questo tratto la vegetazione cambia, si trova il tiglio, il faggio e la betulla. Continuo la mia discesa fino ad un incrocio e girando a destra mi ritrovo su via S. Giorgio, strada asfaltata che riporta al punto di partenza e al parcheggio vicino alla chiesa di Rovolon.
Ora ci sta un vinello all’osteria del paese!
Buon cammino.
Altre informazioni
- Il grado di difficoltà del sentiero è definito medio: significa che dovete avere buone scarpe perchè, soprattutto in autunno, il sottobosco è umido e si rischia di scivolare. Gambe buone, insomma!
- Il percoso è lungo 5,4 km comprese le deviazioni (al santuario e alla chiesetta) e ci vogliono 4 ore buone se volete farlo con calma
- Il dislivello complessivo è di 350 metri, che sembrano pochi, ma se non si ha fiato si sentono tutti