Un bed and breakfast ecologico tra i monti della Valle d’Aosta, un’antica casa in pietra e legno al confine con la Svizzera, in un piccolo villaggio sospeso nel tempo, fatto di poche case, poche strade e tanto verde: questo è Nuit à Pleiney.
Uno scrigno di silenzio, un luogo di pace, un rifugio in cui abbandonarsi alla natura per goderne con rispetto. Nuit à Pleiney ha appena aperto a Saint Rhemy en Bosses, un passo da Aosta e uno dal confine e se ne sta beato tra i monti da tempo immemore: era una vecchia casa con annesso il fienile, di cui un giorno Sara e suo marito si sono innamorati.
Un colpo di fulmine, di quelli che ti fanno vedere la bellezza anche dove nessuno la vede più, che ti fanno sognare un presente profumato di bosco e cieli stellati. Così Sara e suo marito hanno dato forma al loro sogno, riuscendo a ridare nuovo splendore a questa antica casa nel cuore della Valle d’Aosta che oggi è un bed and breakfast ecosostenibile proprio perchè ristrutturato e arredato con materiali completamente naturali.
Un bed and breakfast ecologico abbracciato dal verde
Come dar loro torto: mi sono innamorata anch’io di questo luogo, della sue energia pazzesca, sembra esistere da sempre, quasi un tutt’uno con il verde circostante. Nuit à Pleiney è un b&b ha le forme della tipica architettura valdostana con stalla e pasteun al piano terra, piccole stanze al primo piano e il fienile sopra a tutto. Lose sul tetto, legno locale e pietra lavorata a mano dai maestri artigiani hanno saputo creare un piccolo sogno di accoglienza, dove hai tutto il tempo che vuoi per respirare a pieni polmoni i capolavori di Madre Natura.
Turismo ecosostenibile in Valle d’Aosta: Nuit à Pleiney
Ho voluto farmi raccontare la storia di Sara per rivivere con lei l’emozione che l’ha attraversata la prima volta che ha visto questa casa e che cosa oggi mette a disposizione dei suoi ospiti nel suo bed and breakfast ecologico: ecco il suo racconto.
Ciao Sara, presentati: qual è la tua storia? Il tuo percorso che vi ha portato ad aprire Nuit á Pleiney?
Sono una P.R. (non quelle da discoteca visto l’età 😉 ), mi occupo di Ufficio e Stampa e Comunicazione da 30 anni e sono milanese. Detto così sembra uno stereotipo e forse lo è, ma la mia non è una fuga dalla città, perché ammetto che io amo Milano nonostante lo smog, il rumore e il caos: la mia è la risposta ad un richiamo profondo e forte, quella voce che ti chiede di volerti bene e stare bene. Otto anni fa, facendo una passeggiata con i figli piccoli e degli amici, abbiamo scoperto questa vecchia casa abbandonata e in rovina. Fu amore a prima vista, non il colpo di fulmine che poi perde d’intensità, ma amore vero, quello che ti fa superare le difficoltà, le delusioni, che ti rende più forte e migliore. Questa non è solo la storia di una casa, è la storia della nostra famiglia. Abbiamo impiegato quasi 7 anni a ristrutturare questo antico gioiello, tra mille difficoltà e intoppi. Ora siamo quasi giunti al termine, abbiamo fatto scelte inusuali, il nostro è stato un recupero conservativo attento, abbiamo conservato tutto ciò che era possibile salvare e riutilizzato e donato nuova vita e nuova funzione a ciò che non poteva essere mantenuto. Le pareti sono in pietra, i pavimenti in larice (il legno locale), nel locale ora adibito alle colazioni e alla convivialità si faceva la fontina. La casa ha anche un grande, vecchio forno dove, due volte l’anno secondo tradizione, veniva cotto il pane per tutto il villaggio.
Cosa rende speciale e unica la tua struttura? Cosa trovano qui gli ospiti che non li faranno dimenticare de Nuit á Pleiney?
Questo luogo per me è sinonimo di “benessere”, ovvero è un posto che mi dona una carica energetica pazzesca, non so come spiegarlo con altre parole. Mio marito dice che quando sono qui sono più simpatica, probabilmente è vero, perché in effetti mi sento meglio. Negli anni gli amici ci hanno dimostrato il loro sostegno venendoci a trovare e a tutti, a ognuno di loro, secondo la propria sensibilità questo luogo è entrato nel cuore. Il motivo credo sia imputabile a tante cose, alla forza della natura, al bosco di larici e cirmoli, al rumore del ruscello che accompagna le giornate, agli spazi ampi e alla possibilità di stare da soli o alla voglia di stare insieme, di condividere. I pochi ospiti (abbiamo appena aperto) che abbiamo avuto il piacere di ospitare ci hanno confermato che questo è un posto che ti entra dentro. Non so se anime affini si cercano e si trovano… forse è così.
In che ambiente si inserisce la struttura? Cosa possono fare gli ospiti che vengono a trascorrere qualche giorno da voi?
Siamo a quasi 1600 m slm, circondati da montagne bellissime che in estate offrono la possibilità di fare trekking, mountain bike, escursioni.
In inverno si raggiunge a piedi la pista di fondo di Flassin e, a soli 5 minuti in macchina c’è Crevacol dove si può praticare sci da discesa e poi percorsi per ciaspole e sci d’alpinimo tutto intorno. La Nuit offre ai propri ospiti ambienti ampi e comodi, camere spaziose anche per le famiglie, abbiamo anche una soluzione con cucina abitabile totalmente indipendente, doppio ingresso, dehor esterno insomma un vero rifugio.
È però in estate che la Nuit offre il meglio sé, abbiamo un ampio solarium circondato dal bosco e, ad esso collegata, una terrazza ricavata riutilizzando i vecchi travi del tetto della casa (in uno dei travi si legge ancora una data 1691). Nel prato abbiamo ricavato un fire pit (‘pozzo del fuoco’), così, nelle sere d’estate, davanti al fuoco scoppiettante si beve una tisana o, meglio ancora, ci si passa la Grolla dell’Amicizia.
In tutte le stagioni una hot tub e una sauna finlandese, entrambe scaldate da stufe a legna, accolgono chi rientra stanco dopo una giornata di sport all’aperto, per regalare attimi di puro piacere. Non solo, utilizzando il legno vecchio, scartato per motivi di sicurezza durante la ristrutturazione, abbiamo costruito un piccolo chalet polifunzionale; su richiesta gli ospiti posso prenotare un massaggio o semplicemente utilizzarlo come piccola palestra.
Cosa comprende per te il concetto di sostenibilità, anche legata al viaggio? Cosa fai per l’ambiente? In che modo la tua è una struttura sostenibile?
La struttura è molto vecchia, tutelata dalla Sovrintendenza, alcune parti risalgono addirittura al 1400 e dove è stato possibile, nulla è stato cambiato. Abbiamo una caldaia ad alta efficienza alimentata a biomassa, l’impianto di distribuzione termica è organizzato a zone per scaldare solo dove serve, regolato da termostati e ogni calorifero è equipaggiato con valvola temostatica, l’impianto di illuminazione è in bassa tensione a led, i serramenti garantiscono un elevato grado di isolamento termico, abbiamo scelto rubinetti e soffioni delle docce che erogano una miscela di aria e acqua riducendo i consumi di acqua del 43%. Irrighiamo con acqua proveniente da una nostra fonte. Facciamo raccolta differenziata separando plastica, vetro, carta, organico e indifferenziata. Nel periodo estivo, facciamo compostaggio. Per ridurre l’uso di plastica, le docce sono dotate di dispenser di sapone.
Proponiamo ai nostri ospiti prodotti del territorio e suggeriamo loro percorsi ed escursioni che permettano di evitare l’uso della macchina. Guidiamo un’autovettura ibrida.
Sara, vuoi aggiungere qualcos’altro alla tua già appassionante storia?
Se relax e sport sono le due parole chiave per chi sceglie di soggiornare da noi, la terza che dobbiamo doverosamente aggiungere è convivialità. All’interno un unico grande tavolo in legno per le colazioni, all’esterno il BBQ e un grande tavolo in pietra per una apericena (la famosa merenda valdostana) o una grigliata o la polenta concia … fanno la magia, gli ospiti diventano così amici, in uno scambio reciproco di allegria e serenità.
Maggiori informazioni su Nuit à Pleiney
Ti invito a visitare il loro sito web www.pleiney.it e sbirciare tra le foto della loro pagina Facebook per innamorarsi già prima di partire…