Una narrazione scritta con la legna: tra i borghi del Trentino, Mezzano è tra i più belli d’Italia perchè ha saputo far virtù del suo passato, per creare un racconto che emoziona ad ogni passo.
Mezzano non è un borgo trentino come gli altri: sembra quasi che il turismo non sia un’affare dei suoi abitanti, così dediti alle loro attività rurali. Questo borgo tra i più belli d’Italia è rimasto qua, fermo, tra i ritmi rurali dello sfalcio, del montegar e desmontegar, tra le stalle e i fienili che si mescolano alle case, tra le Madonne agli angoli delle vie.
Mezzano e i suoi segni sparsi del rurale
Grazie al tenace affetto dei suoi abitanti, Mezzano di Primiero è oggi come allora, quasi intoccato. Per niente influenzato dalla più moderna identità di Fiera di Primiero e San Martino di Castrozza – a pochi chilometri da qui – il paese ha saputo conservare ogni esperienza, ogni influsso della tradizione per rielaborare una propria, forte e fiera identità culturale. Oggi è un cuore contadino aggrappato con forza nella terra del Primiero: passeggiare tra le sue strette viuzze (canisele), diventa una raccolta di simboli di una ruralità che profuma di legna, che racconta la fatica dell’uomo nelle stalle, che protegge con orgoglio le proprie espressioni della cultura.
Con sapienza il borgo diventa un libro da sfogliare: e ti capita di trovare agli angoli delle strade piccoli scrigni da aprire, che ti raccontano delle famiglie del luogo, delle funzioni delle architetture delle case, delle storie dipinte negli affreschi che spuntano sui muri.
Mezzano è un esempio ancora intatto di rusticità: qui ci sono ancora, tra le abitazioni, stalle e fienili, affreschi, rivi, condotte d’acqua, capitelli e croci e quasi quattrocento orti sottratti al cemento. I segni sparsi del rurale sono gli elementi che connotano questo borgo: le acque, gli orti, le iscrizioni, i dipinti murali dei ‘frescanti’ (i dipinti murali sulle facciate), le architetture e le cataste di legna.
La tradizionale scorta di ceppi per l’inverno a Mezzano diventa arte, trasformando il legno in una
narrazione artistica che incanta.
Cataste&Canzei: la legna racconta il cuore di Mezzano
Lungo gli stretti vicoli, ai piedi delle antiche facciate, al cospetto dei tipici ballatoi, sotto le scale e sui poggioli, le tipiche cataste di legna da ardere a Mezzano prendono forme inattese: restituiscono vicende, consegnano sogni, reinterpretano eventi storici, raccontano dei padroni di casa. Oltre 25 installazioni artistiche create con il legno, spuntano inaspettate tra le vie del borgo trentino.
Un gruppo di artisti ha saputo reinterpretare i classici canzei, piccoli capolavori di parsimonia, perizia e accuratezza che caratterizzano gli abitati montani. Ne hanno fatto un racconto emozionante perchè vivo e attuale, legato indissolubilmente all’identità trentina di questo borgo nella Valle del Primiero.
Dal 2010 Mezzano è uno dei Borghi più Belli d’Italia ed è facile capirlo: quando un luogo è capace di farti indugiare su un dettaglio, di farti struggere su un angolo di perfetta bellezza, allora sai che quello che vedi ti resterà per sempre dentro.
La vera bellezza è questo: una calamita capace di creare un’onda positiva dentro di noi che si espande a tutto ciò che ci sta attorno. Capace di farci sorridere, respirare a pieni polmoni. La vera bellezza rilassa la mente, distende i pensieri, colora il presente. E Mezzano è capace di farti vivere questo viaggio magico nelle emozioni più profonde.
Mezzano parla al cuore di cose semplici, ci permette di abbandonarci nel suo caldo abbraccio, come il fuoco dei camini che scalda dal rigido inverno.
Tra la commovente scenografia delle dolomitiche Pale di San Martino, Mezzano ci chiede solo di sederci ad ascoltare: la sua storia è in fondo quella di tutti noi, alla ricerca delle emozioni più sincere e trasparenti che spesso sono legate al nostro passato.
Il passato altrove dimenticato, qui non si limita a sopravvivere, ma è vivo, si fa presente. Rinasce nelle antiche case contadine in pietra e legno sapientemente ristrutturate; nel campanile a cipolla di San Giorgio, dai chiari richiami tirolesi, che nell’800 fu dipinto a due colori; nelle piazze abbracciate alle fontane; nelle facciate impreziosite di iscrizioni e affreschi; nella storica lisièra (il locale dove si produceva il sapone e si faceva il bucato secondo rigidi rituali e precise gerarchie) restituita al popolo da un attento restauro.
Oggi il borgo è una sorta di serbatoio di vita alpina, una miniera inesauribile di idee che si offrono al viandante in ogni angolo nascosto, lungo i vicoli, nelle piazzette, all’ombra dei ballatoi in un vibrante museo sotto il cielo.
Mezzano a Natale, tra presepi e il mercatino più antico
Immaginatevi un borgo così, che già di per sè è una scenografica incantata, vestito a Natale: sembrerà di essere dentro ad un libro, di quelli di favole che ci leggevano i nonni. Le vecchie case di pietra e legno si coprono di rosso, oro e bianco; ogni porta una ghirlanda che profuma di bosco. E tra le strette stradine, una vecchia stalla diventa riparo per i presepi artistici che diventano l’attrazione del paese. Ognuno con un tema storico, tradizionale o immaginario, sono realizzati a mano dall’artista Mario Corona, un abitante di Mezzano. Una passione ereditata dalla mamma che, come accadeva in molte famiglie in passato, ogni anno creava un presepe diverso. L’arte del presepe è una forma povera e popolare, che però racchiude il senso e il calore della famiglia: è una tradizione che si tramanda di generazione in generazione e che qui a Mezzano è sentiva forte, viva.
A solo dieci minuti di distanza da Mezzano, Siror di Primiero apre i fienili e addobba le corti per ospitare il mercatino di Natale, il più antico di tutto il Trentino. Vi consiglio di regalarvi una lenta passeggiata tra le vie del borgo che si accendono a festa: qui l’atmosfera natalizia pare davvero intatta, complice la passione dei suoi abitanti, che si impegnano da ventiquattro anni a raccontare cos’è il Natale: condivisione, accoglienza, apertura.
Per saperne di più
Per vedere tutte le installazioni con la legna, conoscere i percorsi de “I segni sparsi del rurale” e trovare i contatti delle strutture ricettive di Mezzano, andate su www.mezzanoromantica.it