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Borgofuturo, il festival della sostenibilità

Mi piacciono i grandi progetti che partono da contesti piccoli, di provincia: hanno in sè tutta la forza del cambiamento dal basso, la passione di chi è animato da un ideale forte, l’energia dell’azione che freme per avere risvolti concreti.

È per questo che quando sono venuta a conoscenza del progetto Borgofuturo Festival alla scorsa edizione di Fa’ la Cosa Giusta, non vedevo l’ora di raccontarlo. Oggi finalmente il programma ufficiale è stato presentato: in un piccolo borgo delle Marche, da cinque anni si organizza un festival che ha in sè la forza trainante della rivoluzione di comunità e vuole immaginare una nuova prospettiva di sviluppo sostenibile per questo centro abitato della provincia italiana.

Ricostruzione, integrazione, rigenerazione: sono queste le parole chiave che caratterizzano la quinta edizione di Borgofuturo, il festival della sostenibilità a misura di borgo, che dal 7 al 9 luglio torna nel comune marchigiano di Ripe San Ginesio (MC), considerato tra i paesi più sostenibili d’Italia.

Borgofuturo è un evento che abbraccia e indaga le tante fragilità e precarietà del mondo contemporaneo, dal punto di vista ambientale, sociale, economico. Ospita tanti piccoli racconti “minoritari”, cercando di metterli a sistema con soluzioni alternative, talvolta spiazzanti.

La forza di questo evento è il confronto su importanti tematiche quali Ricostruzione, Viabilità, Turismo e accoglienza, Cultura e immaginario, Agricoltura, Artigianato: l’obiettivo è trovare un terreno comune su cui lavorare per visioni di prospettiva e soluzioni condivise per contrastare fenomeni di abbandono e regressione che colpiscono sempre più il cuore dell’Italia considerata ‘minore’.

Il tema di Borgofuturo Festival 2017

Il tema della nuova edizione del Borgofuturo Festiva è la figura del reduce, colui che riesce a superare una fase critica e si adopera per costruirne una nuova.

Tendenze come lo spopolamento delle aree interne o la regressione al localismo come fuga dalla complessità del contemporaneo sono i temi caldi del festival, fin dalla prima edizione. E questo evento ha già fatto moltissimo per fermare il declino di un piccolo borgo come questo, innescando un processo riqualificazione territoriale: il festival è stato un volano per il territorio, soprattutto attraverso il macro-progetto QUI: Borgofuturo, che ha come obiettivi la riqualificazione sostenibile degli spazi del centro storico di Ripe San Ginesio e la valorizzazione delle risorse del territorio.

Primi ospiti annunciati dell’edizione 2017 sono il chitarrista tuareg Bombino, «il suono della prossima generazione del Sahara» e il testimone di giustizia Pino Masciari, imprenditore edile Calabrese sotto scorta per aver denunciato le connessioni tra ‘ndrangheta e politica.

borgofuturo-edizione-2017

Laboratori residenziali con Borgofuturo Social Camp

Il festival Borgofuturo è anticipato da “Borgofuturo Social Camp”, un percorso di laboratori “residenziali” che si svolgono tra il 5 e il 9 Luglio, per creare una comunità che animi il borgo. Sono proposti incontri con esperti e attività riguardanti tematiche di sostenibilità ambientale e sociale, verso nuove modalità di pensare i rapporti umani e processi produttivi. I corsi, sviluppati in discussioni teoriche e laboratori didattici, si basano sulla partecipazione attiva e sulla condivisione delle conoscenze. Gli iscritti potranno scegliere diversi moduli all’interno di tre percorsi tematici: teoria della decrescita, agricoltura rigenerativa e comunità in transizione.

Perchè mi piace

Perchè il turismo sostenibile è anche quello che preferisce la prossimità, che valorizza i piccoli borghi (definiti da Franco Arminio ‘paesi della bandiera bianca’), che sa guardare anche dove il bello sembra non esserci: ecco perchè eventi come questo sono importanti per fare in modo che questa Italia viva e mantenga la sua anima più delicata e sincera.

 

Maggiori informazioni sul festival

A questo link trovate il programma completo del Borgofuturo Festival

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