Tre giorni in cui il tempo scorrerà diversamente dal solito: questo lo slogan del Festival della Lentezza, che torna a Colorno per l’edizione 2017.
Un evento che ci invita a riflettere sulle nostre vite forsennate, sull’inutilità del correre, sul bisogno di sostare per sentire veramente.
Come sempre ad ospitare il festival la Reggia Ducale di Colorno in Provincia di Parma: dal 16 al 18 Giugno 2017 tre giorni che invitano a mettere in discussione il nostro travagliato rapporto con il tempo, dandoci degli strumenti e delle opportunità di cambiamento possibile. Lo sappiamo bene quanto la nostra società ci imponga di fare presto, di correre…non c’è mai tempo, sempre l’ansia di essere arrivati tardi, dopo qualcuno più svelto di noi.
Mi domando: a che pro?
Mentre corri mica ti accorgi del profumo di quel fiore appena sbocciato, di quanto è bello cucinare un piatto nuovo, della poesia di un tramonto dietro un palazzone.
E allora fermiamoci, che il bello della vita sono le piccole cose che non puoi comprare col denaro.
Il tema del Festival della Lentezza 2017: il cammino
Il tema dell’edizione 2017 è il cammino: lo stimolo è “fare le cose con i piedi, invertendone il senso. Per riscoprire ciò che ci circonda, per riaprire gli occhi senza oblò o finestrini a far da filtro e barriera. Ed accogliere la vita a quattro chilometri all’ora Non più come se fosse un errore, o un atto di superficialità. Ma come azione mirata e voluta. Camminare come dichiarazione di indipendenza, come atto d’amore”.
Ci sono diversi modi di camminare e il festival prova ad approfondirne alcuni. Si parlerà del cammino interiore di ciascuno di noi, ma anche del cammino della fuga con gli esempi di accoglienza e integrazione che porteremo a Colorno. Ci sarà spazio anche per il cammino del viaggio legato al turismo, con uno spazio dedicato ai borghi virtuosi.
Il programma del festival
Il programma è davvero ricco di incontri, attività, spettacoli; in più uno spazio dedicato ai bambini e alle esposizioni, come mercato contadino con i produttori locali a filiera corta e gli stand dei comuni virtuosi, con i borghi più belli d’Italia
Tanti gli ospiti illustri attesi nei tre giorni della manifestazione: dai giornalisti Aldo Cazzullo a Barbara Schiavulli agli ex magistrati Gherardo Colombo e Giuseppe Ayala, fino alla Banda Osiris che concluderà insieme a Telmo Pievani e Federico Taddia l’edizione 2017 del Festival.
Si comincia venerdì 17 quando si terrà l’incontro con l’eclettico Mauro Corona, autore del libro “I misteri della montagna” e di tanti altri successi strettamente legati ad un mondo effettivamente più lento, ma etico e ricco di valori. Si proseguirà con l’incontro con Manuela Valenti, pediatra di Emergency per poi terminare la giornata con il concerto dei Musica Nuda.
Sabato 18 i visitatori potranno seguire la dottoressa Battista nel corso di una passeggiata che sarà un vero e proprio elogio alla lentezza; per poi proseguire con la presentazione del libro sull’ex presidente della provincia Andrea Borri, seguito dall’attualissimo incontro relativo alle imprese di successo al femminile. Nel corso della stessa giornata sarà possibile partecipare a diversi laboratori tra cui quello dedicato alla giornata mondiale del lavoro a maglia oppure quello dedicato ai bambini dal titolo “Quant’è bello il mattarello” legato ovviamente alla cucina. Non possiamo non ricordare inoltre i laboratori di degustazione di vino “naturale” con l’enologo Andrea Baroni. La giornata terminerà con due spettacoli, tra cui “Ferite a morte” scritto da Serena Dandini.
Nel corso della giornata di Domenica 19 gli incontri si concentreranno su temi legati all’ambiente, tra cui l’incontro con la Presidente di Legambiente, per poi passare ai laboratori ricreativi dedicati ai bambini fino a giungere nel corso della serata alla lettura di Stefano Benni del testo “Le Beatrici”
Il Festival della Lentezza è un momento prezioso per riscoprire il valore del “fare comunità”, per ritrovarsi insieme e ripensare l’economia in una logica di sostenibilità; un’occasione importante per studiare modelli e buone pratiche non più basati sul mero profitto ma in grado di integrare sviluppo economico, valorizzazione dell’ambiente mettendo al centro l’uomo.
Maggiori informazioni sul Festival della Lentezza
Per leggere il programma dettagliato dell’evento www.lentezza.org
Il tempo non è un contrattempo, un fastidio, un oggetto. Ma un dono. Il tempo è un bene comune da tutelare, custodire, vivere ad ogni istante con la giusta dose di spensieratezza. E lungimiranza.