Trovo per caso il depliant di El Sendero e mi colpisce subito: parla di turismo verde, di escursioni, di natura. Così penso che mi piacerebbe conoscere chi ci sta dietro a questa organizzazione: scopro che è Alex Mazzetto, permacultore, guida naturalistica, arrampicatore, esploratore…insomma, un appassionato della vita!
Ciao Alex, ti va di presentarti?
Ciao! Ho 37 anni e da sempre sono innamorato della natura: mio padre, pur non vivendo in campagna, mi ha fatto crescere in mezzo ad animali di tutti i tipi, mi portava a passeggiare nei boschi e forse lì ho capito qual’era la mia vera dimensione. Vivo in Veneto, nel Nord est d’Italia. Sono nato ai piedi dei Colli Berici, delle dolci colline a sud della provincia di Vicenza: attualmente vivo, non per scelta, nella prima periferia della città, ma il bosco mi chiama quotidianamente ed appena posso… io lo ascolto e vado a trovarlo!
Quale è stato il tuo percorso di studi e lavorativo?
In verità non sono mai stato molto lineare nelle cose che ho fatto: credo di essere un buon rappresentante dell’anticarriera professionale. 😉 Ho consumato esperienze diverse a ritmi esagerati. Ho iniziato l’università con Scienze Forestali, poi son finito a biotecnologie. Mi son laureato, ho preso una qualifica come tecnico di agricoltura biologica, ho fatto mille lavori, ho vissuto alle Canarie e negli ultimi anni son diventato guida naturalistica ed ho scoperto la permacultura…Insomma il cambiamento è il sale della vita, certo ci devi fare le spalle larghe perché non è sempre facile, ma non ci si annoia mai. Ora mi sto inventando libero professionista per realizzare quello che in fondo è lo scopo principale di tutto: stare all’aria aperta e parlare di sostenibilità ambientale. ElSendero è un mio progetto nato nel 2014 dopo che in questi anni è nato il desiderio di condividere con gli altri la conoscenza ed il rispetto per le meraviglie naturali, storiche e culturali del territorio Veneto.
Divertimento, cultura, natura e sostenibilità, il mio obiettivo è far conoscere alle persone questo territorio mostrandolo con una prospettiva diversa.
Come è nato il progetto El Sendero?
Dopo il ritorno dalle Canarie tre anni fa mi son trovato di nuovo in Veneto e senza lavoro. E’ stato un periodo durissimo, uno dei tanti di profondo cambiamento, la salita era dura ma dovevo rimettermi in cammino lungo “il sentiero”. Ho fatto direi, un collage di esperienze e desideri raccolti negli anni: avevo lavorato per anni in agricoltura, lavorato coi bambini, avevo sempre camminato molto, avevo sempre amato la divulgazione scientifica, volevo parlare di sostenibilità. E fare la guida era un sogno nel cassetto. Così ho studiato, superato l’esame per diventare guida naturalistica ambientale ed ecco che dopo poco è nato El Sendero.
Quali sono le tue proposte di turismo sostenibile con El Sendero?
ElSendero nasce per accompagnare le persone a conoscere e scoprire questo meraviglioso territorio perchè possano apprezzarlo e rispettarlo, facendo conoscere luoghi magari poco battuti, ma forse per questo ancor più speciali. Nelle mie proposte ci tengo anche a e far conoscere quelle persone che in questo territorio hanno deciso di viverci e lavorarci in modo sostenibile, impegnandosi per tutelarlo e migliorarlo. Con El Sendero propongo tante attività in mezzo al verde: escursioni guidate a piedi od in bici, di tutte le difficoltà e per tutti i gusti, escursioni tematiche storico-culturali, arrampicata, sentieri con le ciaspole o accompagnati dagli asini. Per andare a conoscere personalmente tutti quegli agricoltori che lavorano rispettando l’ambiente e tutelando il territorio, organizzo anche tour enogastronomici, per assaporare i loro prodotti. Vista la mia passione per i bambini, organizzo anche dei laboratori di educazione ambientale.
Che cosa si riporta a casa una persona che sceglie di prendere parte ad una delle tue escursioni?
Non è una domanda facile, ogni escursione ed ogni gruppo è un mondo a sè stante e a me piace molto improvvisare in base al contesto.Che sia per un paesaggio, per un piccolo dettaglio o per la sensazione di essere avvolti nella natura quello che cerco di fare è far si che la gente si porti a casa un’emozione e stia bene sopratutto pensando alla realtà così fredda e desensibilizzata che viviamo ogni giorno. Credo che come in tutte le esperienze ognuno parta con delle sue motivazioni che lo spingono a fare una passeggiata all’aria aperta: chi cerca il contatto con la natura, chi deve ricaricarsi dal lavoro, chi vuole imparare cose nuove…e mille altre motivazioni.
E’ chiaro che io cerco di veicolare il mio messaggio di conoscenza e rispetto dell’ambiente ma credo proprio che il sistema migliore sia far emozionare la gente e farla stare bene.
Nel fare questo spesso il mio ruolo è semplicemente quello di “traghettatore”, la parte da protagonista la fa la natura: se siamo in un contesto che ci emoziona e ci fa stare bene cominciamo ad amarlo e di conseguenza a capire la sua importanza per noi.
Se arrivo a questo credo di aver già fatto un buon lavoro e devo dire che sono molto felice del riscontro che ho avuto finora in questo senso.
Ricordi un’esperienza di viaggio che è stata utile per conoscere meglio te stesso o che è stata in qualche modo di ispirazione per il cambiamento?
Mi sono occupato di sostenibilità da sempre ma sicuramente il viaggio che mi ha dato portato alla decisione di fondare ElSendero è stato il viaggio alle Canarie. Ha rappresentato un punto di rottura forte con il mio passato ma mi ha convinto che dovevo reinventare la mia vita e semplicemente fare qualcosa che mi piacesse e che mi consentisse di parlare di ecologia ed ambiente.
Alle canarie ero solo, camminavo tantissimo ed esploravo ogni giorno angoli nascosti. Nonostante le moltissime contaddizioni di quelle isole mi sono entrati nel cuore i profumi, i colori ed il cielo sempre azzurro. Tornare nel Veneto dei capannoni, dei centri commerciali, dei poli industriali è stato un trauma non da poco. A maggior ragione in un luogo dove parlare di ecologia ed ambiente non è mai stato molto sentito, se non da parte di troppi personaggi che ne parlavano per darsi una verniciata green e raccogliere un po’ di consensi in più.
Ho pensato che il turismo sostenibile e quindi le escursioni potevano essere un buon modo per conciliare la mia passione per la natura e la divulgazione con il desiderio di far capire alle persone che un Veneto sinceramente più verde ed ecologista può creare lavoro e farci vivere meglio e più sani, a maggior ragione se anche i turisti lo vogliono così.
Un grazie speciale ad Annalisa e il suo bellissimo blog Passato tra le Mani, preziosa fonte anche fotografica di questa intervista.