L’Autunno è il periodo perfetto per organizzare un’escursione sul Delta del Po: l’ultimo sole che scalda la pelle, una luce magica, quasi dorata, avvolge tutto e la natura inizia a cambiare colore e tingersi di rosso.
Escursioni Delta del Po: tanti modi per conoscere il fiume
Il Delta del Po in barca
È sicuramente il modo più suggestivo per vivere questo territorio: seguendo il ritmo dell’acqua, il suo fluire lento verso la foce e i vari rami del delta. Si può scegliere di navigare a bordo di una motonave che si muove nei rami principali del fiume, nelle valli oppure verso qualche piccola isoletta; oppure su imbarcazioni più piccole, che riescono ad intrufolarsi tra i canneti e i tipici scanni, ovvero lingue di sabbia del Delta. Per esempio, il Consorzio Navi del Delta propone un’escursione fino a Novembre nel silenzio della foce: a bordo di una piccola imbarcazione dotata di silenziosi motori, ci si infila tra gli impenetrabili canneti della Foce del Po di Volano, rifugio di numerose specie di uccelli acquatici, che si potranno scorgere grazie ai binocoli che vengono forniti.
A bordo delle più grandi motonavi, si può anche andare alla scoperta dell’Isola dell’Amore: da Porto Garibaldi, si naviga lungo la costa adriatica fino alla foce meridionale del delta del Po, passando per la Riserva Naturale Duna e fino all’Isola della Sacca di Gorino (detta anche dell’Amore), dove dune sabbiose e lingue di terra separano la sacca dal mare, luogo di nidificazione, sosta e svernamento di molte specie di uccelli.
Un’altra bellissima escursione che vi segnalo e che ho provato giusto domenica scorsa, è quella lungo le Bocche del Po di Pila verso la Grande Foce, organizzata dalla compagnia di navigazione Marino Cacciatori: siamo partiti da Ca’ Tiepolo (frazione di Porto Tolle) per navigare sul ramo principale del Parco del Delta, il Po di Pila, che prima di arrivare al mare si dirama in tre foci: Busa di Tramontana, Busa Dritta e Busa di Scirocco.
Sotto le prime luci autunnali è stato davvero bello ammirare gli impenetrabili canneti che lambiscono le lagune, il Faro di Pila e poi vedere il punto in cui il fiume incontra il mare, aprirsi in tutta la sua vastità.
Escursioni nel Delta del Po a piedi
Tutto il territorio del Delta è fatto per essere conosciuto anche a piedi: un modo lento per assaporarne le forme, fermarsi a gustare i silenzi e scoprire dove si nasconde la fauna di queste zone.
Vi voglio però consigliare alcuni percorsi che ho provato personalmente: il primo è quello all’interno della Riserva Naturale Bosco della Mesola, nel Delta ferrarese. Si tratta di uno degli ultimi e meglio conservati residui di bosco di pianura, memoria delle antiche foreste che si trovavano fino a qualche secolo fa lungo la costa adriatica: non si può visitare per intero, ma all’interno dei percorsi consentiti si possono scorgere con facilità cervi e daini che qui vivono liberi. Si può scoprire la zona solitamente chiusa al pubblico ogni sabato, domenica e festivi dal 1° marzo al 1° novembre accompagnati dalle guide ambientali.
L’altro percorso che mi sta davvero a cuore segnalarvi è quello all’interno del Giardino Botanico di Porto Caleri: tre diversi sentieri che si immergono tra la pineta iniziale e arrivano fino alla spiaggia selvaggia del litorale di Rosolina Mare. Tanti ambienti diversi che cambiano man mano che ci si avvicina all’acqua e che in questa stagione assumono i toni del rosso e dell’arancio. Bello vedere come passo dopo passo si passa dai pini marittimi, ai cespugli di ginepro, alle distese di fiordaliso di Tommasini e poi al mare sconfinato: un’escursione che vale davvero la pena di vivere, meglio se accompagnati da una guida ambientale che vi aiuterà a riconoscere le varie specie di piante. E magari vi farà scoprire la salicornia…potete raccoglierla e usarla per le vostre insalate!
L’ultimo itinerario che vi voglio segnalare da provare a piedi è all’interno dell’Oasi Val Campotto: prendetevi tutta la giornata, magari organizzandovi per un divertente pic-nic perchè il percorso è lungo 6 km, ma soprattutto va fatto lentamente. Qui nel Delta tutto si muove very slow, questo lo avrete capito, no? Quest’area naturale rappresenta una tra le più vaste zone umide d’acqua dolce dell’Italia settentrionale, riconosciute d’interesse internazionale già nel 1976 insieme alle Valli di Argenta. La porta di accesso a quest’area del Parco del Delta del Po è il Museo delle Valli: vi consiglio di partire da qui per capire meglio l’evoluzione di questo territorio, che cambia forma nei secoli. Si tratta di un museo storico naturalistico ospitato all’interno del Casino di Campotto, uno splendido edificio del ‘700 adibito a scopi agricoli prima e a casa di caccia poi; ora ospita una interessante collezione di immagini, oggetti e modelli che descrivono la storia, la cultura, le tradizioni e la natura di questo territorio.
A bordo di una 4×4 (sì, ma a gas!)
C’è anche un modo un po’ più avventuroso per immergersi negli ambienti del Delta del Po: a bordo di mezzi 4×4 rigorosamente ecofriendly perchè alimentati a gas, grazie a Delta Adventures. È una vera e propria agenzia viaggi che organizza tour con partenze da Ferrara o dai Lidi di Comacchio, verso le meraviglie storiche e naturalistiche di questo territorio. Gli itinerari prevedono naturalmente anche soste enogastronomiche o pic nic nella natura, per vivere un’intera giornata immersi nel contesto tipico deltizio. Perfetto per gli amanti del birdwatching e della fotografia naturalistica che possono portare a bordo delle jeep la loro pesante attrezzatura e poi appostarsi per scattare meravigliose fotografie come queste:
In bicicletta
Il bello di muoversi in bicicletta nel Delta del Po è che il traffico è una parola inesistente: sembrerà di pedalare su una lunga pista ciclabile anche se si attraversano normali strade. Quindi, se non temete il primo freddo autunnale, vi consiglio di provare l’esperienza di una escursione in bicicletta per conoscere il territorio del delta e il suo volto che cambia al variare delle stagioni. Tantissimi i percorsi che si possono scegliere per muoversi in modo sostenibile, ma quello che non potete perdere è sicuramente l’Anello ciclabile della Donzella che ho già raccontato qui: 65 km tra lagune, argini e canneti e si spinge fino alla spiaggia di Barricata, un angolo selvaggio di mare che amo tantissimo frequentare in estate. Passato questo punto si entra nella sacca di Scardovari, dove potrete pedalare in edala in compagnia di gabbiani e beccacce attraverso gli allevamenti di cozze, tipici di queste zone.
Venite a scoprire il Delta del Po in Autunno, è una vera magia di colori.