Non so voi, ma io sono la classica persona che sbircia dietro portoni e cancellate che stanno per chiudersi, curiosa di scoprire quale angolo di verde si nasconde dietro quel confine privato. Il 10 e l’11 Settembre a Ferrara, potrò realizzare il mio desiderio: visitare parchi, giardini e cortili privati durante l’evento Interno Verde organizzato dall’associazione Ilturco.
Sono andata a conoscere meglio chi sta dietro a questo bellissimo evento e mi sono fatta raccontare da dove è nata l’idea di aprire per un weekend gli spazi verdi privati.
Chi c’è dietro l’associazione Ilturco?
Ilturco é un gruppo eterogeneo e aperto con interessi che vanno dall’architettura alla comunicazione, dalla promozione culturale al videomaking; in comune c’è l’interesse per gli spazi privati, nato da una sensazione comune di necessità: di questi non se ne occupa nessuno. Fortunatamente sono sempre di più gli esempi di rigenerazione dello spazio pubblico, ma buona parte del valore storico e artistico delle nostre città risiede in spazi di proprietà privata, che non sempre purtroppo sono mantenuti, utilizzati e valorizzati come meriterebbero. Ilturco nasce proprio per sviluppare il potenziale di questi luoghi.
Privato che diventa pubblico
Valorizzare significa non solo aprire lo sguardo della comunità su luoghi sconosciuti, che da inaccessibili diventano finalmente patrimonio collettivo. Significa anche saper raccontare questi luoghi, capire e raccogliere le storie che custodiscono, grandi e piccole che siano. Anche la fisionomia del proprio quartiere cambia quando si inizia a comprendere la stratificazione dei vissuti di cui si compone. Per raccontare i 40 giardini aperti durante l’evento Interno Verde, sono state predisposte delle schede ricche di aneddoti e curiosità, proprio per fornire una nuova chiave di lettura dello spazio che siamo abituati ad attraversare.
Il bello…dietro un portone
Ho chiesto ai ragazzi de Ilturco la loro opinione su quanto sia importante avvicinare le persone ‘al bello che si nasconde dietro l’angolo’ (che è un po’ il leitmotiv del mio blog)…mi è piaciuta davvero la loro risposta: “Spesso le cose per esistere hanno bisogno di essere nominate. Come quando si impara a riconoscere un nuovo albero e da quando lo si sa chiamare per nome lo si vede ovunque. La bellezza esiste e tante volte si trova veramente dietro l’angolo, ma quando non è lampante ha bisogno di essere illuminata. Quello che cerchiamo di fare come associazione, con Interno Verde ma non solo, è sollecitare la comunità a rendersi conto della ricchezza di cui è circondata. A nominarla, a riconoscerla e – possibilmente – a volerle bene.”
L’obiettivo degli organizzatori è infatti sensibilizzare i visitatori al rispetto e alla valorizzazione del verde, fornire alla comunità una chiave per interpretare più profondamente il senso dello spazio che si attraversa, sollecitare anche nei confronti degli ospiti provenienti da altre città, una più completa comprensione del passato e maggiore consapevolezza della ricchezza presente, che necessità di essere tutelata e promossa.
Un evento sostenibile, ma per davvero
Interno Verde ha tutte le carte in regola per essere un vero evento sostenibile: l’associazione ha lavorato sodo insieme al partner Punto 3 per rendere questo appuntamento a basso impatto ambientale e farlo entrare nel circuito ZeroWaste, ovvero il progetto dell’Unione Europea che mira a creare una rete di eventi e festival a basso impatto ambientale. Ma al di là di certificazioni e buone pratiche, secondo Il Turco, la sostenibilità è prima di tutto impegnarsi per fare le cose al meglio delle proprie possibilità, considerando le ricadute positive e negative di ogni azione. Perchè questo concetto arrivari al cuore della gente non servono per forza grandi dichiarazioni, proclami o complicati discorsi di convincimento: la diffusione di buone pratiche si favorisce innanzitutto dimostrando la loro fattibilità.
Interno Verde in dettaglio
Eleganti corti rinascimentali, orti medievali nascosti da alti muri di cinta, piccole oasi fiorite di tranquillità e pace domestica, geometrie zen e labirinti di siepi, magnifici alberi secolari e arboreti insospettabili, celati alla vista dei passanti dalle facciate degli antichi palazzi: Ferrara custodisce gelosamente, all’interno del proprio centro storico, uno spettacolare patrimonio di giardini privati. L’associazione Ilturco ha raccolto la disponibilità di famiglie, circoli e attività commerciali, che per un weekend apriranno porte e portoni, permettendo di esplorare la città in modo originale e inedito.
I giardini saranno aperti sabato 10 e domenica 11 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30. Per accedere è necessario ritirare il braccialetto e la mappa di INTERNO VERDE presso il CHIOSTRO DI SAN PAOLO (Piazzetta Schiatti n°9) dalle ore 17.00 di venerdì 9 e dalle 9.00 di sabato 10 e domenica 11 settembre. L’iscrizione prevede un contributo di 10 euro (gratis per i ragazzi fino a 13 anni). Altre info su www.ilturco.it/interno-verde