Quando ho visto le sue creazioni non ci potevo credere che fra poco lo vedrò lavorare dal vivo qui, a due passi da casa mia: dal 26 Maggio Tellas, uno degli street artist più famosi al mondo, sarà sul Delta del Po per realizzare uno dei suoi spettacolari murales.
Ospitato all’interno del ricco programma di DeltArte, il festival di arte contemporanea che da quattro anni riempie di creatività il territorio del Delta del Po, Tellas realizzerà un’opera monumentale dipingendo un muro delle Cartiere del Polesine, storica realtà cartaria di Loreo. Un’opera di vera e propria rigenerazione urbana, come sempre l’artista è solito fare: lasciandosi ispirare dall’ambiente, creerà un murales di 50 metri con il suo stile originale, unico, legato in qualche modo alla natura. Foglie, acqua, rami, elementi naturali, paesaggi marini o figure astratte caratterizzano le sue opere, un mondo tracciato con linee sottili e precise dove non compare mai l’essere umano.
Tellas ha deciso di partecipare a DeltArte proprio perchè si tratta di progetto molto legato al paesaggio, al territorio, filosofia completamente sposata dall’artista e dal suo lavoro: per la creazione del murales a Loreo, Tellas ha dichiarato che realizzerà una scala dei colori del paesaggio che ci circonda, dove elementi naturali fluttuano nello spazio tra i vari toni di colore.
Interpretare un luogo, caratterizzare una situazione: così la street art può diventare un veicolo fondamentale di comunicazione, capace di coinvolgere i sensi, suscitare emozioni e innescare riflessioni ed è questo che il festival DeltArte vuole fare. DeltArte è un evento nato nel 2012 con l’obiettivo proprio di iniziare a scrivere una delle pagine più stimolanti del racconto contemporaneo nel territorio del Delta del Po per mezzo della creatività, nelle sue molteplici forme. Edizione dopo edizione si è affermato come un evento capace di mostrare un nuovo volto del territorio del Delta del Po, svelando le vitali potenzialità del connubio arte e natura, sempre più necessario. L’arte aiuta a riflettere, a guardarsi da fuori, a cambiare punto di vista e prospettiva: è una forza dirompente, che attraversa i sensi e sempre ti cambia. Anche per questa quarta edizione DeltArte ha voluto lanciare una tematica agli artisti partecipanti con la quale sono stati invitati a misurarsi: la creatività collettiva. Ovvero: perchè tutti noi non possiamo contribuire alla creazione artistica? Lo sanno bene i bambini che hanno lavorato nelle scorse settimane con gli artisti per creare un murales e un’opera collettiva con i rifiuti recuperati in spiaggia e hanno visto nascere dalle loro mani qualcosa di unico che porta il nome di ognuno di loro.
All’interno del meraviglioso scenario del Delta del Po sono stati scelti quei contesti che meglio si prestano a fare da cornice ed esaltare le opere, proprio per le loro unicità paesaggistiche: anche quest’anno gli artisti coinvolti avranno uno scenario unico nel quale esprimere la loro creatività e diventare parte attiva nell’azione di rigenerazione urbana e valorizzazione. Guardate come archeologia industriale e contemporaneità si esaltano a vicenda: questa è la mostra attualmente in corso “Pensavo di poter volare” di Tony Gallo all’interno del suggestivo Museo della Bonifica di Ca’ Vendramin, la porta del Delta.
DeltArte continua per tutta l’estate ed è davvero un’opportunità per conoscere il Delta sotto un nuovo punto di vista: un colorato museo diffuso, dove l’arte si intreccia con la natura, in un dialogo ricco di stimoli e nuove riflessioni.
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