Venezia Autentica: ma esiste ancora? È ancora possibile vedere il volto reale e sincero di questo città, ormai sommersa dal turismo di massa? È difficile, ma non impossibile. Esiste infatti una Venezia fatta di artigiani e botteghe, di angoli non invasi dai turisti e tradizioni che pochi conoscono. Per scoprirla è nato il portale Venezia Autentica, dove poter trovare ispirazioni, spunti e consigli per guardare a quest’isola con occhi nuovi. Sono andata a conoscere i creatori di questo progetto, Valeria e Sebastian.
Valeria, Sebastian: qual è il vostro percorso, anche professionale? Cosa vi ha spinti a imbattervi in un progetto tanto interessante quanto ambizioso?
S.: Siamo giunti a questo progetto per vie molto differenti. Valeria è francese, ha lavorato inizialmente come consulente per grandi aziende in India, successivamente nell’ambito della cultura e della musica. Io sono italo-tedesco, ma nato e cresciuto a Venezia.Quando ci siamo conosciuti, uno degli argomenti su cui ci confrontavamo era proprio Venezia. Io le parlavo del legame che lega i Veneziani alla città, alle sue tradizioni, e delle difficoltà e dalle enormi problematiche causate dal turismo di massa. Per mesi Valeria mi ha raccontato le sue opinioni derivanti dal primo impatto con la città, le impressioni che le ha suscitato, lo charme, come anche le difficoltà e le problematiche che accolgono un visitatore.
Per quanto possa sembrare assurdo, è stato proprio il 25 aprile, festa della liberazione in tutta Italia, ma anche festa di San Marco a Venezia, che è nata l’idea di creare qualcosa che mostrasse a tutti la Venezia più autentica: quel giorno Valeria era a passeggio e il contrasto fra i molti turisti che assediavano i negozi con souvenir da 99 centesimi, quasi incuranti delle incredibili bellezze che avevano attorno, e i pochi Veneziani che percorrevano con orgoglio le calli della propria città sventolando la bandiera di Venezia, ha fatto scattare la scintilla da cui è nato il nostro desiderio di cambiare un po’ le cose.
Sono tante le piattaforme online che propongono esperienze ‘uniche’ da fare a Venezia, contesto unico al mondo: in cosa si differenzia la vostra e a chi è rivolta? Soprattutto agli stranieri?
S.: Per il momento, la nostra non vuole essere una piattaforma per il booking di attività. Abbiamo innanzitutto deciso di affrontare il tema dell’autenticità a tutto tondo, spiegando le origini e la storia di Venezia, descrivendo e documentando le tradizioni, mostrando lo stile di vita, i musei e le attività locali veneziane. Il nostro obiettivo primario è raccontare e promuovere Venezia, i veneziani e le attività di qualità che ancora esistono in città. Lavorando mese dopo mese ci siamo resi conto che non sarebbe stato possibile per noi pubblicare il sito in più di una lingua all’inizio, a causa della quantità di contenuti di cui scrivere, per cui la scelta è caduta chiaramente sull’inglese, in quanto vogliamo poter parlare a quante più persone possibili. Al più presto, ci concentreremo sulla traduzioni in altre 3 lingue, fra cui l’italiano: il nostro obiettivo infatti è parlare tanto agli stranieri quanto a tutti i veneziani. Per noi conta moltissimo il parere di ogni persona, ma dobbiamo ammettere che i complimenti per noi più belli, perchè i più difficili da ricevere, sono quelli che abbiamo già ricevuto da parte dei Veneziani che riconoscono nel nostro lavoro la “loro” Venezia.
Leggendo un’altra vostra intervista, ho notato che parlate di TURISMO RESPONSABILE tra gli obiettivi di Venezia Autentica: in che senso? Come il vostro portale attua questo tipo di turismo, secondo voi?
Turismo responsabile significa informare e responsabilizzare chi viene a visitare Venezia. Con il nostro lavoro miriamo ad aiutare le persone a scoprire la città, le sue bellezze, la sua cultura e le infinite possibilità che offre e, al contempo, far comprendere l’impatto di ognuno di noi sul tessuto economico e sociale cittadino. La nostra ricetta è l’informazione come base fondamentale per cambiare la percezione della città e delle attività che vi si trovano. Il visitatore potrà scoprire i luoghi e le attività autentiche e di qualità e decidere di contribuire alla sopravvivenza delle stesse.
Quanto il recupero delle tradizioni e del ‘saper fare’ può essere la chiave per uno sviluppo turistico che rispetta veramente l’identità di un luogo?
Le tradizioni e i mestieri a Venezia sono ancora innumerevoli… purtroppo però vengono falcidiati dal turismo di massa, dai cambi d’uso e dai fondi d’investimento che alzano i prezzi degli affitti e spingono per un turismo mordi e fuggi a cui non viene lasciato il tempo di comprendere e apprezzare la bellezza. Una delle nostre missioni, più che la riscoperta dell’artigianato, è la promozione delle molte attività che ancora esistono e lavorano duramente. Vogliamo sensibilizzare le persone e far loro comprendere la qualità e il valore di un prodotto di artigianato, anzichè del vuoto souvenir in plastica.
Quali prospettive future avete già in mente per questo portale? Vi spingerete a coinvolgere anche altre località limitrofe a Venezia?
V.: Il fulcro del nostro lavoro e del nostro impegni sono e saranno sempre Venezia, le isole, la laguna, e le persone che vi abitano. Crediamo molto in ciò che facciamo ed abbiamo tantissime idee e progetti per il futuro. Continuate a seguirci su veneziaautentica.com
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