Ponte del 2 giugno: ok, magari non è proprio un vero ponte, visto che cade di sabato, ma sono sicura che molti si regaleranno un tempo fuori casa. Mi auguro per stare soprattutto nella natura, concedendosi il lusso di non fare nulla, lasciando le emozioni fluire. Io ti consiglio qualche luogo che, con la sua energia, potrà rendere più speciale il tuo weekend.

1. A Guastalla, seguendo il fluire del Grande Fiume

Un ostello costruito con materiali naturali, con le pareti e i letti di legno, che non solo si affaccia sul Po, ma ci sta proprio sopra: quale modo migliore per connetterti con il fluire dell’acqua?

La Locanda dei Pontieri si trova al Lido Po di Guastalla, sulla sponda destra del Grande Fiume e la sua particolarità, oltre ad essere una struttura a basso impatto ambientale, è che è in grado di galleggiare in caso di piena. Non so come possa essere l’esperienza (!), ma so che quando ho trascorso qualche giorno nella Bassa Reggiana, mi sono letteralmente innamorata di questo luogo.

Un rifugio tranquillo nella golena, dove sentire il respiro dell’acqua, dove liberare lo sguardo su un orizzonte piano e dolce. Un luogo dove si cura anche il buon cibo, quello fatto con le mani, che non dimentica la tradizione e le storie che si nascondono dietro ad ogni sapore.

E se hai voglia di muoverti un po’ all’aria aperta vista la bella stagione, la Locanda dei Pontieri sta proprio sulla ciclabile che connette i vari Comuni della Bassa Reggiana, che è collegata alla ciclabile VenTo, la parte italiana della Eurovelo 8. Puoi noleggiare le bici direttamente alla Locanda o portare la tua. Se vuoi viverti ancora più intensamente il fiume, puoi noleggiare anche la canoa. Insomma, un’ottima base di partenza per una vacanza in bicicletta o per vivere esperienze di turismo fluviale.

2. Nella quiete del Casentino

Per il Ponte del 2 Giugno non posso non consigliarti il Casentino, in cui sono stata di recente, ospite del B&B La Casa d’Artista. Il Casentino è una terra magica per i suoi fitti boschi di faggi, di castagni, di querce. Passeggiare tra i sentieri è ascoltare le fiabe dei bambini che si nascondono dietro i tronchi, è indugiare sulle mille sfumature di verde e respirare il silenzio. Il Casentino è una terra nascosta, che va cercata all’ombra di Firenze al di là della valle; è la culla di un turismo lento fatto di chiacchiere nelle botteghe e panchine su cui ammirare le montagne. Per questo primo weekend di giugno ti consiglio di portarti le scarpe da trekking e scegliere di partire per uno dei tanti itinerari (a piedi o in bicicletta) all’interno del Parco delle Foreste Casentinesi. Quest’area naturale è attraversata da antiche vie di pellegrinaggio, dall’Alta Via dei Parchi e da sentieri più facili, alla portata di tutti, ma che permettono di raggiungere anche luoghi di grande spiritualità come Camaldoli o La Verna.

Il Casentino è anche un luogo della memoria, che si impegna a tenere viva attraverso ben 16 ecomusei che puntellano la valle, da Porciano fino a Capolona. Sono luoghi nati per custodire conoscenza e tradizioni della sua gente, che si aprono al viaggiatore, al turista o al pellegrino per narrare una storia di orgoglio e autenticità.

Nel mio post di due giorni in Casentino ti racconto anche di alcuni borghi bellissimi da visitare, come Raggiolo e Quota, e delle persone speciali che ho conosciuto, che sicuramente renderanno indimenticabile anche il tuo weekend qui. Troverai degli amici e sarà il regalo più prezioso da portare a casa.

E per dormire ti consiglio di fermarti a casa di Licia nel suo B&B: un luogo in cui la natura diventa arte e accompagna i tuoi sogni. Sì, perchè Licia è la creatività fatta persona e dalla magica natura del Casentino ha preso ispirazione per creare suggestive opere che rendono preziose le due camere a disposizione degli ospiti.

In più lei è una guida fantastica e instancabile, saprà farti conoscere gli angoli meno conosciuti di questa valle dal cuore verde.

3. Nell’Abruzzo più verde che c’è

Non avrei mai immaginato che l’Abruzzo fosse così verde, non credo di aver mai visto tanti toni di questo colore, il mio preferito. Ti ci fai proprio il bagno dentro e ti guardi le mani per vedere se sono colorate pure loro. Sono appena tornata da tre giorni nel borgo di Fontecchio, immerso nel Parco Regionale del Sirente Velino, e ti chiedo cosa aspetti a partire anche tu. C’è tutta una natura che farà da calmante per ogni animo inquieto, pronta a lavare via ogni pensiero pesante, ogni stanchezza dell’inverno. Affacciato su questa natura prepotente, il piccolo borgo di Fontecchio svetta fiero della sua ricostruzione, dopo il terremoto del 2009, e oggi brilla di ancora maggior bellezza. Uno di quei borghi dove non ti stancheresti mai di indugiare su una vecchia porta, su un passaggio nascosto, su una prospettiva che si apre tra le case.

Dove dormire a Fontecchio? In un luogo in cui puoi aprire la finestra al mattino e riempirti della luce della valle che si offre davanti: Torre del Cornone. Io ho soggiornato qui nei tre giorni appena trascorsi in Abruzzo e mi sono trovata benissimo, quindi mi sento di consigliarti questa struttura per il ponte del 2 giugno. Le camere sono meravigliose, una diversa dall’altra e con materiali naturali; l’atmosfera è accogliente e conviviale e Alessio e sua moglie ti faranno sentire a casa e saranno pronti a raccontarti i segreti di questa terra; in più Fontecchio è il punto di partenza di escursioni alle Pagliare, alle Grotte di Stiffe e ai sentieri nel Parco del Velino oltre che a storici borghi come Bominaco.

Allora, dove sceglierai di andare per il ponte del 2 giugno? 😉 Fammi sapere nei commenti!