Oggi è stato presentato 6° rapporto sul turismo sostenibile alla Bit di Milano realizzato da Ipr Marketing e Fondazione UniVerde e un dato è chiaro: gli italiani cercano sempre più natura nei loro viaggi.
La percentuale di turisti sensibili alle tematiche dell’ecologia e della sostenibilità ambientale è sempre più in crescita, tanro che quasi la metà degli italiani è disposta a pagare un po’ di più per vacanze sostenibili. Che si traduce non solo nella ricerca di una vacanza nella natura ( il 62% ha visitato un parco naturale nazionale o regionale), ma anche in una allargata consapevolezza del rispetto dell’ambiente e delle risorse del territorio visitato. Ci si rende conto che sostenibilità non vuol dire per forza vincoli, ma rappresenta una intelligente opportunità di crescita e sviluppo di un contesto come il nostro, in equilibrio tra bellezze storiche millenarie e risorse naturali uniche al mondo. “Gli italiani cercano natura e paesaggi – ha sintetizzato Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde – in misura uguale alle mete di arte e di cultura. L’Italia deve prendere consapevolezza del primato della biodiversità in Europa, dobbiamo valorizzarlo anche creando una rete di servizi, dalla mobilità all’ospitalità, utile a diffondere e incrementare il turismo nei nostri parchi. Le aree protette, valorizzate in modo davvero sostenibile, possono arricchire l’offerta turistica italiana, creare occupazione in aree preziose per la salvaguardia ambientale e la prevenzione dal dissesto idrogeologico”.
E la ricettività, quando è sostenibile?
L’indagine analizza anche che cosa rende una struttura ricettiva in qualche modo sostenibile e quegli elementi che dimostrano un impegno a cambiare rotta e ad adottare buone pratiche. Il 53% pensa che una albergo sia eco se utilizza i pannelli fotovoltaici; il 31% per i sistemi di risparmio elettrico e il 27% per quelli di risparmio idrico. I viaggiatori più attenti si preoccupano che tra i servizi offerti ci sia la possibilità di fare la raccolta differenziata (34%) o quella di mangiare biologico e a km 0 (32%).
Ma un dato è davvero confortante: per ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera, il 67% sarebbe disposto a rinunciare all’auto durante le vacanze, qualora la meta scelta fosse facilmente raggiungibile in treno. Peccato che spesso molte mete, soprattutto di montagna, rappresentino una vera odissea per il viaggiatore in treno, costretto a dover far incastrare linee e coincidenze per arrivare. Speriamo che anche questo rapporto sul turismo sostenibile serva a smuovere le coscienze dei ‘grandi’.
Ad ogni modo, avevamo ancora dubbi che fosse questa la direzione da seguire?! 😉
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