Sono finita nel blog di Chiara Marcotulli mentre navigavo nel web alla ricerca di informazioni sull’architettura sostenibile per un altro blog che curo, quello di Eco Design Week, il primo evento che parla di sostenibilità sul Delta del Po. E mi è piaciuto l’approccio ‘olistico’ a questo argomento: Chiara si impegna a farci conoscere tutte le sfumature della sostenibilità, dal turismo alla moda, dal cibo alle rinnovabili. Sono andata a conoscerla un po’ meglio.
Ciao! Chi c’è dietro a Sostenibilmente Sostenibile? Raccontaci un po’ di te. Qual è il tuo percorso personale e professionale?
Ciao! Sostenibilmente Sostenibile nasce da una mia idea, nata quasi per caso per via di un Project Work di Social Media Management, corso magistrale della facoltà di “Organizzazione e Marketing per la comunicazione d’impresa” che frequento presso l’Università degli Studi di Roma, La Sapienza, dopo aver conseguito una laurea triennale in Sociologia. Nel progetto ho coinvolto anche alcuni miei amici che fin da subito hanno aderito al progetto: tutti giovani studenti appassionati di scrittura, delle materie che studiamo e del concetto di sostenibilità e che cerchiamo, nel nostro piccolo, di coltivare.
Perchè hai scelto di aprire un blog che parlasse di sostenibilità? C’è stato nella tua vita un momento di cambiamento che ti ha portato ad una maggiore sensibilità verso queste tematiche?
Sì, è stato nel momento in cui ho iniziato a scrivere la tesi per la laurea triennale, in Sociologia Politica, incentrata sulla Politica Europea 2020 che indirizza gli Stati membri a perseguire una crescita sostenibile, intelligente ed inclusiva col fine ultimo di uscire dalla crisi economica del 2007, ma anche in un certo senso valoriale. Il messaggio è quello di superare le sfide che il sistema ci pone. Come? Attraverso uno sviluppo che riguarda la Sostenibilità, quindi impegnarsi nella riduzione delle emissioni di gas-serra che inquinano l’ambiente sfruttando piuttosto le energie rinnovabili, uno Sviluppo Intelligente, che riguarda lo sviluppo delle tecnologie per migliorare beni e servizi utili alla comunità, e Inclusivo, che non dimentica le persone e la relativa dimensione partecipativa e solidale che le ingloba. Ecco: è stato conoscere, leggere, informarmi su queste tematiche il motivo per la quale ho assunto un comportamento e una consapevolezza maggiore nei confronti di problemi che vanno risolti. Ho pensato che un blog che parlasse di Sostenibilità sarebbe stato utile a diffondere concetti giusti e rispettosi per la quale ancora non ci si interessa abbastanza e credo inoltre che il cambiamento debba partire dal basso, da noi e dalle nostre idee, dalle nostre piccole abitudini quotidiane.
Il blog ha partecipato al premio Arvalia 2016: ce ne vuoi parlare?
Il Premio Arvalia 2016, premio dedicato alle iniziative migliori del municipio Arvalia di Roma, è stata una grande occasione per mettere in pratica quanto finora detto. Con la collaborazione di Sol Mansi Onlus, associazione per la cooperazione e lo sviluppo in Guinea-Abissau, abbiamo partecipato con attività di giochi per bambini all’aperto, pesca e artigianato guineano il cui ricavato sarà investito a Kuyo, un villaggio della Guinea Bissau per il completamento dei progetti in corso e laboratori di riciclo per i bambini nel quale abbiamo trasformato delle bottiglie di plastica in piccoli vasi nel quale abbiamo piantato semi di fiori. E’ stata una giornata che ricordiamo con grande soddisfazione!
Nel blog tratti molti argomenti, tutti legati al filo conduttore della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente: come valuti la situazione in Italia? Ci sono dei bei progetti che meritano di essere valorizzati e conosciuti?
Ancora siamo lontani dal poter dire di vivere in un ambiente sano, sostenibile, partecipativo, funzionale e soprattutto vivibile, ma i progetti ci sono e sono molti: dal campo dell’energia pulita, l’economia, la mobilità, la sostenibilità ambientale, alla vivibilità. ItalianSmartCity.it ci dice che attualmente i progetti sono 1311 e coinvolgono 158 comuni italiani, 15.446.552,08 i cittadini beneficiari per un totale di 3.713.591.167 euro. Questo fa ben sperare… e sono questi i progetti che andrebbero valorizzati, quei progetti interessati al benessere comune, che tutti riguarda.
Mi piacerebbe sapere che tipo di viaggiatore sei: anche quando viaggi lo fai in modo sostenibile? C’è un’esperienza di viaggio che ricordi particolarmente?
Quando mi è possibile sì, l’ultima esperienza la scorsa estate in Puglia. Dieci giorni di tenda (più sostenibile di così non si può) nel territorio pugliese alla ricerca dei sapori locali, nei posti locali, magari a km 0 o a conduzione familiare, cercando i posti meno turistici possibili, scovando panorami naturalistici non ancora intaccati dall’uomo (per quanto possibile), facendo amicizia con le persone del posto e ovviamente rispettando l’ambiente.
Cosa comprende quindi per te il concetto di sostenibilità unito al viaggio?
Si può assumere un atteggiamento sostenibile anche verso il Turismo. E’ possibile riconoscendo innanzi tutto l’importanza della centralità della comunità locale ospitante, con la sua cultura e il suo ambiente di riferimento. Tutto questo va rispettato e gestito in maniera tale da non generare fenomeni di iniquità sociale ed economica, a danno delle popolazioni ospitanti. Penso a tutti quei luoghi che vengono assaliti da milioni di turisti e che alla fine della stagione ne escono deturpati. Responsabile quindi a livello ambientale, ma anche a livello umano e sociale.