In Val di Sole in estate è vietato stare fermi: tra chilometri in bicicletta lungo la splendida ciclabile, discese spericolate in hydrospeed e rafting lungo il fiume Noce, passeggiate e trekking in alta quota, l’adrenalina è assicurata!
Vieni con me, ti porto a scoprire questa valle piena di sole, energia e incanto di colori.
Val di Sole in Trentino: montagna allo stato puro!
La Val di Sole è come un sorriso: aperta, luminosa, spontanea, contagiosa. Anche se l’origine del suo nome non ha nulla a che vedere con il caldo astro (pare invece che derivi dal toponimo Sol che si riferisce alla divinità celtica delle acque Sulis, ovvero acque di sorgente), questa valle ne ha in sè tutta la vitalità.
Incastonata tra i gruppi montuosi dell’Adamello, della Presanella, delle Dolomiti di Brenta e del Cevedale, la valle ha un’eccezionalità geologica legata alle tre diverse tipologie di roccia di questi gruppi montuosi che la rendono un contesto naturale unico e proprio per questo da proteggere. Sono infatti ben due i parchi che insistono sulla valle, il Parco Nazionale dello Stelvio ed il Parco Naturale dell’Adamello Brenta, che si impegnano a tutelare, valorizzare e promuovere un’oasi naturale ricca di biodiversità. Lo fanno adottando un approccio sostenibile, tanto che il Parco dell’Adamello ha ottenuto per la terza volta consecutiva la Carta Europea del Turismo Sostenibile (il Parco dello Stelvio sta presentando la sua candidatura proprio in questo periodo – ndr).
La Val di Sole è lunga quasi 55 chilometri e si estende ad ovest del Trentino su circa 600 kmq di rocce, pascoli, campi, prati, foreste e antichi masi: uno spettacolo affascinante, di quelli che nutrono l’anima prima che gli occhi.
Cosa fare in estate in Val di Sole
La Val di Sole pullula di centri per fare rafting e una svariata altra scelta di sport d’acqua come canoa, kayak, canyoning e hydrospeed per la sua caratteristica di essere percorsa quasi interamente dal corso del fiume Noce. Fiume per un lungo tratto navigabile, è il paradiso per chi ama unire i paesaggi montani all’attività sportiva a contatto con la forza della natura.
Ed è proprio questa la ragione che mi ha riportato in Val di Sole: far riscattare al mio ragazzo il suo regalo di compleanno, una discesa adrenalinica in hydrospeed tra le spumeggianti onde del Noce.
Armati di una grande tavoletta galleggiante, si scende il corso del fiume direttamente dentro l’acqua, dribblando tra massi rocciosi, con addosso la muta per proteggersi dall’acqua gelida.
Robe per chi è alla ricerca di emozioni forti e con un senso del pericolo diciamo…relativo! Di sicuro, non fa per me, che con l’acqua ho un rapporto di amore – odio.
Meglio la bicicletta! 😉
Ciclabile Val di Sole: un pomeriggio sui pedali
Lasciato il mio ragazzo nelle mani del Rafting Center, noleggio una bici per gustarmi la valle in maniera sostenibile: oltre 30 chilometri di pista ciclabile che segue sinuosa quasi per intero il corso del fiume, un percorso semplice con qualche lieve salita (se si parte da Cogolo di Pejo) che consiglio davvero di provare. Pedalando si può godere del susseguirsi di scenari diversi, dai boschi ai prati, dai frutteti al cuore storico di paesi come Malè e Dimaro, riempiendo gli occhi di tutto quello che questa valle trentina ha da offrire.
La ciclabile della Val di Sole parte da Cogolo di Pejo fino a Mostizzolo ricalcando il tracciato di antiche strade di collegamento o di strade arginali e di campagna; il bello di questa pista è quello di essere adatta a tutti, tanto più che il dislivello complessivo è di soli 565 metri.
Pista ciclabile Val di Sole: ricaricati di montagna!
Pedalare in montagna offre un punto di vista diverso rispetto ad un trekking o un’escursione in quota (che ovvietà!): permette di accorgersi delle diversità che caratterizzano un territorio, di misurarne le forme, di allargare lo sguardo.
La pista ciclabile in Val di Sole collega alcune sorprese di questa valle, come il monumentale mastio di Castel San Michele di Ossana, l’antica segheria veneziana di Peio e la Rocca di Samoclevo, appena fuori l’abitato di Caldes.
Passeggiata al Lago delle Malghette
Il secondo giorno in Val di Sole inizia un po’ a rilento, indolente, senza il fremito di un’alba montanara, preludio di gambe che si muovono verso vette da esplorare.
È tardi per affrontare un’escursione impegnativa, si sa che la montagna va affrontata nelle prime ore del mattino. Così optiamo per una camminata facile e “domenicale”, come mi piace definirla, di quelle adatte ad una famiglia che vuol far sgambettare un po’ i bimbi, per poi sedersi a mangiare in rifugio.
Scegliamo il sentiero SAT 265 che ci porta in un’oretta al Lago delle Malghette: un grazioso lago di montagna sopra Campo Carlo Magno a circa 1800 metri di altitudine. Non è un sentiero ad anello, ma per questa volta possiamo fare un’eccezione.
La passeggiata al Lago delle Malghette è dolce ed inizia comodamente dal parcheggio della Malga di Dimaro a 1670 mt: un lieve dislivello attraversando profumati boschi di abeti, che rinfrescano da un’estate montana davvero insolita, troppo calda.
All’arrivo lo spettacolo è di una bellezza perfetta, con il rifugio in legno e pietra che quasi si tuffa sul lago e le cime del Brenta che si specchiano vezzose sull’acqua. Un incanto.
Ritornando sullo stesso sentiero, si può fare una sosta ‘dolce’ alla Malga Vigo, una splendida malga montanara ristrutturata salvaguardando l’architettura originale: le torte sono superlative, provare per credere!
Come è finita questa escursione semplice e piacevole in Val di Sole, come scrivevo adatta a tutti, te lo racconto nella prossima puntata (!): ti basti solo ricordare che la montagna non perdona la disattenzione e la leggerezza, ma ti chiede sempre prudenza e senso di responsabilità, anche nelle situazioni che possono sembrare banali.
Per questo amo la amo così tanto! 🙂